Testa grande? Hai meno probabilità di sviluppare l’Alzheimer

Diversi secoli fa medici e scienziati ipotizzarono che avere una testa grande fosse sinonimo di personalità e intelligenza. Oggi questa tesi è stata ripresa da alcuni ricercatori che hanno messo in relazione la forma della testa con lo sviluppo dell’Alzheimer. “Non è ancora certo che la grandezza della testa, le dimensioni del cervello e la progressione della malattia di Alzheimer siano fattori legati tra loro”, dichiara Lindsay Farrer, una delle autrici della ricerca della Boston University School of Medicine. “Ma se così fosse, questi risultati potrebbero aprire la strada a nuovi trattamenti personalizzati contro questa malattia”.

Per lo studio gli esperti hanno appunto esaminato la forma e le dimensioni delle ossa craniche di circa 270 pazienti affetti da morbo di Alzheimer, vedendo se  c’è un legame tra la circonferenza e l’avanzamento della patologia.

Dal risultato si è visto che i pazienti con una testa più grande andavano effettivamente incontro a un minor grado di atrofia cerebrale dovuta al morbo.

“Una possibile spiegazione potrebbe essere che una testa più grande, e quindi un cervello più grande, contenga più cellule nervose e più connessioni tra le singole cellule”, sostiene il responsabile della ricerca Robert Perneczky, “perciò, devono morire più cellule prima che venga oltrepassata la soglia del danno neurologico, con i conseguenti disturbi cognitivi e gli altri sintomi della demenza”.

Questa però è un’ipotesi tutta da dimostrare per la quale si aspettano altri e più approfonditi studi.

 

 

 

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